Il 2020 è stata un’annata precoce, ma che ha prodotto uve di altissima qualità. I livelli di zucchero erano elevati grazie a un’estate calda e secca che ha permesso agli acini di maturare in modo sano. Le viti sono state poco colpite dalle malattie. D’altra parte, le quantità saranno inferiori, circa il 15-20% in meno rispetto agli anni precedenti. Questa vendemmia porterà anche i segni della crisi sanitaria, che ha avuto un forte impatto sui viticoltori. Si è verificata una perdita di catering e di eventi come le Caves Ouvertes, oltre a una riduzione della forza lavoro per la vendemmia e altri lavori nei vigneti. Tuttavia, la qualità dell’annata, una volta nei nostri bicchieri, ci ricorderà che la viticoltura è una professione difficile. Ma è molto più di un lavoro, è una passione.